Il 20 e 21 Settembre si andrà al voto.
Ma per cosa?
Con questo referendum che e un referendum confermativo non necessariamente deve raggiungere il quorum, va a ridurre il numero dei parlamentari sia alla camera che al senato.
Il numero va da 900 a 600, rispettivamente 400 al Senato e 200 alla camera.
Prima del referendum la riforma che va a modificare tre articoli della costituzione, era stata votata dai due rami del parlamento nel 2019.
Il popolo è stato chiamato a votare perché i due rami del parlamento anno votato a maggioranza la riforma costituzionale, quando per queste riforme ci vuole il voto dei due terzi del parlamento.
Quando si vota?
Il voto e fissato per il 20 e 21 Settembre, in concomitanza con le elezioni amministrative in alcuni Comuni e regioni.
Voto si o no?
Siamo chiamati quindi a votare il seguente quesito:
“Approvate il testo della legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 240 del 12 ottobre 2019?”
In pratica dovremmo confermare il taglio dei parlamentari che il parlamento ha votato a maggioranza assoluta il 8 Ottobre 2019.
I voti sono stati: 553 favorevoli e 14 contrari.
Cosa succede se vince il sì o il no?
Se sarà confermato con il si, il numero verrà ridotto da 945 parlamentari (630 e 315).
Quindi il numero andrà a 600, 400 al Senato e 200 alla camera.
I seggi verranno ridotti a 230 alla Camera e a 115 al Senato, una riduzione del 36,5 percento, con un risparmio di 100 mila euro.
Questo scatterà quando saranno sciolte le camere e si andrà a nuove elezioni.
Se vince il no, si resterà allo stato attuale con 945 parlamentari, quindi 630 Senatori e 315 Deputati.